domenica 23 gennaio 2011

L'abbaglio di essere divisi da Dio

- Ricongiungersi a Dio
- tendere a Dio
- avvicinarsi a Dio
- ritornare da Dio
- andarsene da Dio
- perdere Dio
- essere divisi da Dio
- essere vicini a Dio
- essere lontani da Dio...
Sono pensieri che possono essere positivi per stimolare il divenire veritiero, ma possono anche essere fuorvianti e ostacolarlo. Intesi letteralmente sono falsi, non esprimono l’effettivo stato dei processi, ma soltanto delle parvenze causate dalla mente non sufficientemente consapevole, da idee errate su se stessi individuo, sulla Manifestazione e su Dio e dall’ignorare la Loro inscindibilità. Nulla può ritornare a Dio perché niente può scindersi da Lui.
Ogni vicinanza, lontananza, avvicinamento, allontanamento, ricongiungimento… riguardano il tempo e lo spazio e sono quindi inscindibili dalla mente, mentre Dio Sussiste “di là” dalla mente, ma comunque inscindibile da lei. Vicina a Dio, lontana da Lui, divisa da Dio… può essere soltanto l’immagine di “se stessi” (identità immaginata) in relazione a idee, emozioni, immagini, sensazioni... su Dio. Tale vicinanza/lontananza/divisione è sempre immaginaria. L’allontanarsi e separarsi da Dio, l’avvicinarsi a Lui…, sono sostanzialmente fantasie della mente che ignora la Reale Identità (Uno Reale, Dio, Assoluto). Ingarbugliandosi nella matassa del divenire ingannevole l’individuo perde se stesso, perché si allontana dal conoscere Dio come sua Origine e come Reale Identità, ma non può mai veramente allontanarsi o scindersi da Lui, perderLo per davvero.  

Davanti all’Incondizionato,
danza il condizionato:
“Tu ed Io siamo una cosa sola!”.
Kabir  

Per consapevolizzare che non ci può essere alcuna divisione da Dio, è utile che la mente rifletta in modo illuminate sui seguenti quesiti:
- Esiste veramente la divisione da Dio?
- Chi è diviso da Dio?
- Chi immagina di essere diviso da Dio?
- Cosa vuole dire separazione da Dio?
- Da dove sorge la sensazione di essere lontani da Dio? Chi la prova?
- Che cosa significa essere lontani da Dio?
- Chi è lontano da Dio? Lo è veramente?
- Perché la mente immagina la lontananza da Dio?
- Chi e cosa hanno influito sulla convinzione di aver perso Dio?
- Ho perso Dio? L’ho veramente perso? Io, chi io?
- Che cosa significa perdere Dio?
- Che cosa significa ritornare a Dio?
- Chi si dovrebbe ricongiungere a Dio?
- A chi o cosa mi riferisco con il termine io?
- Io chi? Io individuo o Io Dio?
- Chi o cosa è Dio?
 e sopratutto  
- Chi sono in Realtà? o Qual è la Reale Identità?
Per diminuire la possibilità di sviarsi e di sviare fomentando gli abbagli: vicino a Dio, lontano da Dio, diviso da Dio, sulla via del ritorno a Dio…, è importante che nell’utilizzare concetti come andarsene da Dio, ritornare a Dio, ricongiungersi a Dio… l’intelletto tenga presente che si tratta soltanto di metafore.
Quando l’individuo immagina di essersene andato da Dio, per stimolare la sua consapevolizzazione può essere utilizzata l’espressione ritorno a Dio, a simboleggiare il processo di maturazione della consapevolezza e la conseguente diminuzione della sensazione di separazione da Lui.
I pensieri: essere divisi da Dio, essere lontani da Dio e aver perso Dio, dovrebbero essere considerati come espressioni figurate indicanti un basso grado di consapevolezza.
Allontanarsi da Dio e star perdendo Dio, sono invece da considerare come metafore che simboleggiano la diminuzione del grado di consapevolezza.
Il significato sostanziale dell’espressione essersi ricongiunti a Dio simbolizza, nel senso ampio del termine, la Consapevolezza integrale, quando non c’è alcuna sensazione di separazione e la mente è pienamente consapevole della Totalità e della Realtà (Dio); in quello stretto invece, l’Estinzione, quando l’individuo è pressoché dissolto (permangono i processi vitali).
L’incomprensione dell’effettivo significato dei concetti: allontanarsi da Dio, perdere Dio, andarsene da Dio, ritornare a Dio, ricongiungersi a Dio… e che si tratta di metafore, può facilmente stimolare la formazione di ostacoli per il divenire veritiero, tra i quali ci sono il rafforzamento dell’identità immaginata e l’occultamento del fatto che Dio è l’Identità Reale, inscindibile da quella individuale.
Nel caso specifico delle espressioni allontanarsi da Dio e perdere Dio, l’incomprensione del loro effettivo significato può facilmente:
- stimolare la formazione di stati nocivi come ansia, sensi di colpa e di peccato, causati anche dall’abbaglio di essere colui che è diviso da Dio…, anche perché la mente immagina di aver peccato, che ciò non è bene e che quindi deve pentirsi e espiare le colpe per poter tornare a Dio, meritarLo (ho sbagliato/ho peccato e merito di essere diviso da Dio, devo espiare i miei peccati per riunirmi a Dio…);
- fomentare la paura di non riuscire a “ritornare a Dio”, che concorre alla creazione della fantasia del dover patire le sofferenze del cosiddetto inferno e purificarsi nel così detto purgatorio per raggiungere il cosiddetto Paradiso e Dio.

2 commenti:

  1. "apro il cuore a me"
    che sensazione meravigliosa, di amore immenso, infinito, divino!
    grazie Andrea e grazie a Chiara!

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