domenica 23 gennaio 2011

Stati spirituali sulla via dell'Illuminazione

Divenendo in modo veritiero, la consapevolezza sperimenta sempre più frequentemente e a lungo stati “particolari”, che talvolta sono scambiati per la cosiddetta illuminazione. L’aumento della loro frequenza, durata e qualità sono indicatori molto importanti della qualità del divenire. Tra questi stati ci sono:
1) scintille o periodi di sensazione di essere uno con l’universo, che possono essere espressi con il concetto Sono uno con l’universo e denotano che la mente immagina la dualità io-universo e il più delle volte anche la loro realtà;
2) scintille o periodi di sentirsi uno con Dio ovvero con Ciò che la mente definisce Dio. Questo può essere espresso con il concetto: Sono uno con Dio e indica che la mente immagina ancora la dualità Io-Dio. Questa esperienza può essere simile a quella del primo punto, ma è più ampia, anche perché è caratterizzata dalla constatazione Sono uno con Dio invece che da Sono uno con l’universo. Questa esperienza non sottintende il Discernimento del Reale (Dio, Reale Identità, Assoluto, Sé) dall’irReale (Manifestazione).
3) scintille o periodi di Consapevolezza integrale, che è caratterizzata:
- dalla Pace della pura percezione di esistere,
- dall’Amore,
- dalla pura Conoscenza di essere, esente da pensieri. Durante questo stato ci possono comunque essere pensieri, ma non turbano la Pace della consapevolezza, che può testimoniare senza identificazione, la loro costituzione, durata e scomparsa e può essere consapevole degli intervalli tra loro,
- dall’assenza di identità immaginata,
- dalla percezione unitaria, vale a dire dalla sperimentazione dell’unità del soggetto e dell’oggetto percepiti,
- dal Discernimento del vero (unità) dal falso (molteplicità e separazione) e del Reale (Reale Identità) dall’irReale (Manifestazione).
Le prime scintille di Consapevolezza integrale sono molto importanti anche perché:
- la consapevolezza riconosce pienamente il Maestro “interiore” manifesto, che è lo stato di Pace, Amore e pura Conoscenza di esserci senza pensieri;
- la Consapevolezza integrale diventa uno stato di riferimento, cui fare riferimento nella continuazione del processo di consapevolizzazione.
5) scintille o periodi di Estinzione che subentrano alla Consapevolezza integrale, la trascendono. Durante l’Estinzione scompare totalmente la capacità della percezione di percepirsi, non c’è la consapevolezza (di esserci). Durante l’Estinzione non ci può essere alcuna constatazione. Solo dopo il ritorno della consapevolezza (di esserci) questa può constatare che c’è stata l’Estinzione, mentre la mente profondamente Quieta è la prova più tangibile che c’è stata l’Estinzione.

L’immersione è quella realtà che sopravviene quando l’essere si stabilisce al di fuori dell’io, al di là dello sforzo, oltre l’azione e il movimento. Finisce con l’annegare dentro l’acqua, e ogni azione che da quello proviene non è un’azione sua, ma dell’acqua. Se tuttavia in quell’acqua  egli riesce a muovere la mano o un piede, non lo si può dire “annegato”, e se getta il grido: “Affogo!”, non la si chiama immersione. - Jalal ad din Rumi

6) periodi o scintille di Alternanza tra la Consapevolezza integrale e l’Estinzione, che è il Naturale funzionamento dell’ambito Reale Identità-identità individuale.

Fortunato colui che, al di là del profumo, perviene alla realtà in se stessa e vi trova l’unione. Da quel momento in poi anche l’annientamento (fana’) cessa di esistere, e si ritrova per l’eternità (baqa’) nell’essenza stessa del muschio, assumendo di esso gli attributi. Più oltre ancora, tornerà a comunicare al mondo intero il suo profumo, perché il mondo sia vivificato da lui. Di quanto era stato prima, solo un nome rimane. Al pari di un cavallo, o di un altro animale, che si sia perso in un deserto di sale e in sale abbia finito col trasformarsi. Della sua natura di cavallo, solo il nome è rimasto: ma nella realtà, e tanto per l’azione che per l’influenza, esso è quel mare di sale. Il nome che è rimasto non gli fa torto, e non pregiudica la sua qualità salina: se tu scegliessi un nome diverso per questa miniera di sale, non cesserebbe di essere del sale. - Jalal ad din Rumi




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