domenica 23 gennaio 2011

Il Divenire


Il Divenire
Il divenire è l’insieme di processi dal momento della fecondazione alla morte, è la vita. È un’espressione dei processi della Coscienza, che origina dalla Reale Identità (Assoluto, Dio, Sé, Realtà). In questo senso, si può affermare che il divenire è uno strumento per il riconoscersi della Reale Identità. Si tratta però soltanto di un modo soggettivo di spiegare i processi, perché la Reale Identità precede ogni conoscenza e non ha la necessità di riconoscersi, né altre esigenze. Ogni bisogno concerne l’individuo. La Reale Identità Sussiste come Perfezione di per Sé.

Divenire veritiero e ingannevole
Sospinto dall’incessante perpetuarsi della manifestazione, l’individuo diviene costantemente. Diversa è la qualità del divenire. 
Alcuni divengono qualitativamente pur ignorando cos’è il divenire e l’importanza di divenire con qualità. Raggiunto un certo grado di consapevolezza, si rendono comunque conto di cos’è il divenire e che stanno consapevolizzandosi qualitativamente.  
Altri sanno di questa importanza, desiderano divenire veramente e praticano discipline che dovrebbero favorire la crescita della consapevolezza, ma non riescono a maturare, anche perché:
- non sono sufficientemente consacrati alla Ricerca della Reale Identità,
- si avvalgono di insegnamenti, metodi e maestri non abbastanza qualitativi,
- non consapevolizzano nella misura dovuta la quotidianità.
Rari stimolano qualitativamente il divenire. Rarissimi lo fanno in modo da Divenire del tutto.

Poiché molti sono chiamati, ma pochi eletti. - Mt. 22, 14

L’individuo può utilizzare il potenziale del divenire in modo: 
- veritiero, agendo in modo da Divenire del tutto. Il divenire veritiero è il percorso verso la consapevolezza veritiera, illuminata e illuminante.
- ingannevole, utilizzandosi in modo da impedire la consapevolizzazione. Il divenire ingannevole porta a una consapevolezza sempre più ingannata, ingannante e ottenebrante.
Utilizzando se stesso in modo idoneo, l’individuo diviene veramente. Servendosi di sé inadeguatamente, il suo divenire è falso.
Il divenire veritiero avvicina all’autenticità. Quello ingannevole è sempre una falsificazione, spesso anche una mistificazione, del divenire. Nel primo caso, il suo potenziale è utilizzato per la maturazione dell’individuo, mentre nel secondo per la sua mera evoluzione. Maturando, l’individuo si libera dalle idee di essere particolare e speciale, esprimendo comunque sempre più la propria autenticità. Invece chi evolve soltanto, per appagarsi deve spesso immaginare la propria particolarità basata sul raffronto: sono meglio di altri, sono speciale perché… Chi diviene veramente consapevolizza l’Unità Onnicomprensiva e ragiona sempre più in termini di eguaglianza e non di comparazione. L’Amore sperimenta solamente Amore e non ha bisogno di paragoni e particolarità.   
Divenendo in modo qualitativo, l’individuo illumina se stesso e gli altri. Divenendo in modo falso (si) offusca e nuoce. Consapevolizzarsi è il miglior aiuto che si può dare.
Divenire veramente è un’esigenza sostanziale. Divenire falsamente è la rovina primaria. Maturando, la consapevolezza soddisfa il bisogno naturale di essere integralmente Pace (della pura percezione di essere), Amore (di essere) e Conoscenza (di essere esente da pensieri), che sono caratteristiche della consapevolezza primaria. Non maturando, invece, reprime questa necessità. Questo è uno dei motivi sostanziali dei problemi del singolo e dell’umanità. 
Il divenire veritiero matura la percezione unitaria, avvicina alla sperimentazione che gli oggetti non sono scissi l’uno dall’altro, ma sono aspetti indivisibili della consapevolezza. Il divenire ingannevole potenzia, invece, la percezione frammentata, la sperimentazione degli oggetti come se fossero divisi tra loro.   
Con la crescita della consapevolezza aumenta la qualità dei processi emotivi, il voler male e il “voler bene” si trasformano in Amare. La consapevolezza che non si consapevolizza, continua, invece, a frammentare i processi emozionali, formando una moltitudine di emozioni superflue, tra cui spesso predominano quelle profondamente negative (rabbia, ira, gelosia, invidia, angoscia…).
Divenendo veramente, l’individuo pensa sempre meno, aumenta la qualità del pensare, elimina il sapere superfluo e matura quello sostanziale sino a trascenderlo. Per via del divenire ingannevole invece, il numero di pensieri è molto (troppo) elevato, i concetti fuorvianti sono sempre più radicati e aumenta la conoscenza superflua. 
Il divenire ingannevole “disgiunge” le emozioni dalle idee. Quello veritiero le “rifonde” sino a eguagliarle, perché vige l’Amore. 
Maturandosi, la consapevolezza si chiarifica e si avvicina a conoscere (non a sperimentare) l’Uno Totale (Totalità) e l’Uno Reale (Reale Identità). Altrimenti, si smarrisce sempre più nei meandri dei propri abbagli, immaginando la molteplicità e celandosi le verità e la Verità riguardo alla Reale Identità.   
Divenendo veramente, l’individuo consapevolizza di essere un’illusione. In caso contrario, rafforza l’abbaglio di essere reale. Battersi per dimostrare la propria (presunta) realtà, è caratteristico per chi diviene in modo ingannevole. Lo sforzo illuminante  per scoprire la propria illusorietà (come individuo), indica invece che si tende a consapevolizzarsi. 
Il divenire ordinario è caratterizzato da tre stati: dal sonno profondo, dallo stato di sogno e da quello di veglia. Durante il primo è pressoché inconsapevole di sé e non produce né emozioni, né pensieri né altre forme di percezione sensoriale. Durante lo stato di sogno è più consapevole di sé e produce il mondo “interiore” in forma di sogni. Durante lo stato di veglia è ancora più consapevole di sé e produce sia il mondo interiore sia quello “esteriore”. Il divenire ingannevole perpetua questo stato di sogno a occhi aperti e chiusi. Consapevolizzandosi, invece, il divenire rende possibile la sostituzione dell’alternarsi di questi tre stati, con l’Alternanza tra la Consapevolezza integrale e l’Estinzione, due stati che trascendono i precedenti tre.
Il divenire veritiero è la maturazione spirituale. Accrescendo la consapevolezza, l’individuo trascorre il percorso spirituale, consapevolizzandolo come proprio processo. Invece, chi diviene in modo ingannevole, ostacola la propria e altrui maturazione spirituale, anche fantasticando che il percorso si trovi fuori.

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