domenica 16 gennaio 2011

La presunta reincarnazione

Assieme al termine incarnazione è spesso utilizzato il termine reincarnazione, il quale è di solito una concausa di molte incomprensioni relative al fenomeno incarnazione. Il termine reincarnazione è fuorviante perché affinché ci sia la reincarnazione deve esserci un soggetto (entità) che prima si è incarnato, poi “disincarnato” e poi incarnato nuovamente, vale a dire reincarnato. In effetti, però, non c’è alcun soggetto (entità) che si reincarna. 
La Reale Identità non si reincarna.
La Coscienza Infinita non si reincarna.
La Coscienza individuale non si reincarna.
La mente non si reincarna e non si reincarnano nemmeno i suoi singoli aspetti (identità immaginata, corpo fisico, Anima, aura, Corpo Illuminato, corpo fisico, energia vitale, forme pensiero, forme emozione…). 


La Reale Identità non si reincarna 
La Reale Identità È Una (Dio È Uno) e Immutabile e dunque non ci possono essere reincarnazioni della Reale Identità. La Reale Identità (di ogni essere umano) è costantemente incarnata attraverso tutto gli esseri umani (“vivi”). Ogni incarnazione individuale è, in effetti, un aspetto dell’incarnazione della Reale Identità attraverso la Coscienza Infinita, ma non si tratta certo della Reale Identità divisa in tanti elementi quanti sono le individualità. La Reale Identità È Una ed indivisibile. 

Non è divisibile l’Ente, ma tutto uguale a se stesso… L’Ente è tutto pieno di Ente. Null’altro è o sarà, se non l’Ente…L’Ente è compiuto, non si può agitare…è tutto insieme, uno, continuo. L’Ente non può morire, l’Ente non può nascere. L’Ente tutto insieme è ora…non si divide, l’Ente, e non si raccoglie. Perciò nome sarà tutto ciò che i mortali stabilirono, credendo che fosse vero, il nascere e il perire, l’essere e il non essere e il mutare di luogo e il cambiare di colore. - Parmenide
Inoltre, dalla “prospettiva”  della Reale Identità e del Suo Sussistere non c’è alcun esprimersi della stessa Reale Identità. La manifestazione della Reale Identità esiste soltanto dalla prospettiva della stessa manifestazione, più precisamente dalla prospettiva di chi la esperisce. Dalla prospettiva della Reale Identità non c’è quindi nemmeno alcun’individualità. 
In Realtà, la Reale Identità non si È mai incarnata perché non essendoci in Realtà alcuna manifestazione, non può esserci nemmeno alcuna incarnazione. L’incarnazione collettiva e tutte le incarnazioni individuali sono illusioni che avvengono sulla relazione Coscienza Infinita – vibrazioni - energie - materia. Ogni incarnazione individuale è un’illusione nell’ambito dell’illusione dell’incarnazione collettiva. 

La Coscienza Infinita non si reincarna
La Coscienza Infinita si è incarnata una volta soltanto, attraverso, diciamo così, il “primo essere umano” e da allora è costantemente incarnata attraverso tutto il genere umano, più precisamente attraverso tutte le menti. 
La Coscienza Infinita non può reincarnasi perché la sua reincarnazione significherebbe che: prima si è incarnata “nel” genere umano, poi si è disincarnata del tutto “dal” genere umano e poi si è reincarnata attraverso, diciamo così, un “nuovo” genere umano/una nuova umanità. Questo non è certamente il caso del processo definito umanità. 
La Coscienza Infinita non si reincarna, ma è costantemente incarnata tramite l’incarnazione collettiva, nell’ambito della quale avvengono le incarnazioni individuali. Ogni nuova incarnazione della Coscienza Infinita attraverso l’incarnazione individuale non rappresenta una reincarnazione della Coscienza Infinita, perché come soggetto dell’incarnazione la Coscienza Infinita è costantemente incarnata attraverso tutti gli individui (“vivi”). Ogni nuova incarnazione individuale della Coscienza Infinita rappresenta un nuovo esprimersi della Coscienza Infinita attraverso il modello della Coscienza individuale ovvero tramite il singolo individuo (Coscienza individuale e mente). 

La Coscienza individuale non si reincarna
La Coscienza individuale non si reincarna. Ogni Coscienza individuale si incarna una volta soltanto. L’incarnazione individuale è sempre la prima ed unica incarnazione di una Coscienza individuale. Ogni Coscienza individuale rappresenta l’evoluzione dei processi della Coscienza Infinita e quindi dell’umanità nel suo complesso, ma non è in nessun caso l’evoluzione/continuazione diretta di una Coscienza individuale “precedente”.
Le caratteristiche di una Coscienza individuale non passano mai “direttamente” ad un’altra Coscienza individuale, perlomeno non in modo tale e così rilevante da rendere una Coscienza individuale “l’evoluzione diretta” di una “precedente” Coscienza individuale. Questo anche perché sul formarsi di ogni singola Coscienza individuale influiscono tutti i processi della Coscienza Infinita e le condizioni “temporali e spaziali” prima, durante e dopo il concepimento. 
La Coscienza individuale non si può reincarnare anche perché i processi che la caratterizzano come Coscienza individuale, sono definiti anche dal rapporto della Coscienza individuale con la mente e quindi anche con il corpo fisico. Con la morte la mente cessa di esistere e termina così anche il “collegamento” tra la Coscienza individuale, la mente ed il corpo fisico, il quale è un aspetto della stessa mente. Più precisamente: cessa l’individuarsi della Coscienza attraverso la mente ovvero il corpo fisico. I processi della Coscienza individuale non possono perciò continuare ad essere uguali ai processi di quando era “direttamente connessa” alla mente/al corpo fisico, più precisamente ai processi di quando si individuava attraverso la mente/il corpo fisico. Tra l’altro, dopo la morte della mente (e conseguente morte del corpo fisico) che era la manifestazione della Coscienza individuale, la stessa Coscienza individuale (se non è Maturata) continua a mantenere caratteristiche da Coscienza individuale soltanto sino a che perdura il Divenire post mortem. 
Va inoltre considerato che i processi mentali attraverso i quali si manifesta la Coscienza individuale, influiscono sui processi della stessa Coscienza individuale: riprogrammandola. I processi della Coscienza individuale sono in continua trasformazione/riprogrammazione. Ne consegue che una stessa Coscienza individuale non è mai uguale al processo/all’entità che la stessa Coscienza individuale “era il momento prima”. 
Immaginiamo l’oceano con “innumerevoli” onde e di seguito lo stesso oceano cinquanta anni dopo. Quante onde dell’oceano possono considerarsi una continuazione diretta di una singola onda dell’oceano di cinquanta anni prima?! Chiaramente tutte le onde esistite in questi cinquanta anni hanno influito in minore o maggiore misura sul formarsi di tutte le onde successive, ma nessuna tra le onde del “primo oceano” (di cinquanta anni fa) ha influito in modo determinante sulle caratteristiche di qualche onda dell’oceano di cinquanta anni dopo, anche se di ogni onda è rimasto l’influsso che essa ha avuto “sull’evolversi” dell’oceano. Questa metafora va considerata molto parzialmente, anche perché i processi della Coscienza sono atemporali ed aspaziali.

Agitata o calma, l’acqua è sempre acqua. Che differenza può fare l’incarnazione o la disincarnazione a coloro che sono Liberati? Che sia calmo o agitato dalla tempesta, l’oceano non subisce cambiamenti. - Yoga Vasishtha 

Tra l’altro, siccome la Coscienza è un processo atemporale, nessuna Coscienza individuale può essere una conseguenza temporale di altre  Coscienze individuali. Non ci sono Coscienze individuali che continuano la “storia temporale e la storia in generale” di una Coscienza individuale “precedente”. Soltanto dalla prospettiva temporale (della mente) sembra che la Coscienza individuale di qualcuno “vissuto” nel XVII secolo fosse esistita dopo la Coscienza individuale di qualcuno “vissuto” nel X secolo. Essendo atemporali, tutte le Coscienze individuali esistono simultaneamente “di là” del tempo e dello spazio. Le Coscienze individuali sono modelli attraverso i quali la Coscienza Infinita si individua (atemporalmente ed aspazialmente) attraverso se stessa e (temporalmente e spazialmente) attraverso le singole menti. È proprio la mente a percepire/creare il tempo e lo spazio. Con la mente si può soltanto percepire la manifestazione (temporale e spaziale) della Coscienza ovvero il suo individuarsi attraverso il tempo e lo spazio ovvero attraverso la mente. Con la mente non si può però percepire la Coscienza ed i suoi processi (atemporali e aspaziali) d’individuazione/le Coscienze individuali. 

La mente non si reincarna
Con la morte del corpo fisico muore definitivamente anche la mente. La c.d. morte fisica è, infatti, un aspetto della morte della mente, di cui il corpo fisico è a sua volta un aspetto. La mente non si reincarna perché dopo la c.d. morte fisica, la mente cessa di esistere come tale. Ciò che durante la vita erano processi della mente (identità immaginata, forme emozione, forme pensiero, forme immagine, elementi vibratori energetici dell’individuo, tra cui: Anima, Segno Divino, Corpo Illuminato, aura…), dopo la c.d. morte fisica si trasformano in elementi della struttura energetica post mortem. I singoli elementi della struttura energetica post mortem non si incarnano o reincarnano. Lo stesso vale anche per la struttura energetica post mortem nel suo insieme. Si tratta infatti “solamente” di vibrazioni - energie, mentre l’entità che si incarna è sempre la Coscienza che tra l’altro è anche la Matrice delle vibrazioni e delle energie. Senza la Coscienza individuale non ci può essere la Matrice (individuale) che determina sostanzialmente “il modo di vibrare delle vibrazioni, delle energie e del corpo fisico” dell’individuo. 
La mente ed i suoi singoli elementi non possono reincarnarsi per il semplice motivo che nemmeno si incarnano, più precisamente non possono incarnarsi. La mente è il risultato dell’incarnazione della Reale Identità tramite la Coscienza. Il soggetto che si incarna non sono le vibrazioni - energie, ma è la Reale Identità ovvero la Coscienza. Ad ogni modo, siccome ogni vibrazione, ogni energia ed ogni processo della manifestazione influiscono in una determinata misura su ogni altro processo, anche ogni struttura energetica post mortem influisce in una certa misura su ogni incarnazione e sull’evolversi dell’umanità. 
Secondo alcuni insegnamenti il c.d. ego si reincarna, ma il c.d. ego non può reincarnarsi perché è inscindibile dalla mente che cessa di esistere con la propria morte ovvero con la c.d. morte fisica. Il c.d. ego è un insieme di processi vibratori ed energetici nell’ambito della mente, alcuni dei quali dopo la morte concorrono alla formazione della struttura energetica post mortem: della struttura energetica post mortem fanno parte anche le vibrazioni e le energie di ciò che durante la vita era stato il c.d. ego. Come ogni processo vibrazionale, energetico e materiale anche il c.d. ego ha i corrispettivi processi nell’ambito della Coscienza, i quali non sono però personali, non sono “l’ego di per sé”, ma sono, appunto, processi della Coscienza. 




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