domenica 16 gennaio 2011

L’Anima e il ricordo dell’Origine Divina

Il concetto fuorviante che l’Anima è intrappolata dal corpo fisico è anche la base della credenza secondo la quale l’Anima individuale (Coscienza individuale) incarnandosi perde il ricordo della propria origine Divina, perché intrappolata nella carne/nel corpo fisico. L’effettivo stato dei processi è però ben diverso. La Coscienza (individuale) non perde e nemmeno può perdere il ricordo della propria origine Divina (perché “intrappolata” nella carne/nel corpo fisico), per vari motivi: 
- come appena spiegato, la Coscienza (Anima) individuale non è intrappolata nella carne/nel corpo fisico, perché non è nella carne/nel corpo fisico, ma è anche la “matrice della carne/del corpo fisico” ed è la carne/il corpo fisico ad esistere “nella” Coscienza;
- la Coscienza (Anima) non può perdere il ricordo. La Coscienza non ha ricordi, i quali sono esclusivi alla memoria e quindi alla mente che è, ripetiamolo, una manifestazione della Coscienza. La Coscienza esiste “di là” di ogni ricordo inteso come memoria. La Coscienza (Infinita) contiene tutti i dati, sotto forma di processi nell’ambito della stessa Coscienza Infinita, dell’esprimersi della Reale Identità, ma non ha alcun ricordo in forma di immagine, sensazione, emozione, pensiero. Nell’ambito della Coscienza non ci sono forme, fenomeni, immagini, sensazioni, emozioni, pensieri. Il concetto sulla (presunta) perdita della memoria da parte dell’Anima (Coscienza), è causato anche dall’attribuire alla Coscienza caratteristiche esclusive alla mente, ad esempio la memoria. Si tratta di un “proiettare” “di là” della mente ciò che è esclusivo alla mente, anche perché non si conosce qualitativamente la Coscienza;
- se (invece) come origine Divina della Coscienza individuale si intende il fatto che la Coscienza individuale “deriva” dalla Coscienza Infinita (Divina), allora la Coscienza (individuale/Infinita) serba incessantemente il “ricordo” di se stessa come Coscienza (Divina), nel senso che è Cosciente di se stessa come Coscienza. Tra l’altro, la Coscienza individuale (l’individuarsi della Coscienza Infinita) è una “modalità” della Coscienza Infinita dell’essere consapevole di se stessa. La Coscienza individuale non si “stacca” dalla Coscienza Infinita, ma è un processo nell’ambito della Coscienza Infinita ovvero è la Coscienza Infinita stessa in individuazione (che si individua). La Coscienza individuale è un modo di esprimersi ed esperirsi (autoriconoscersi) della Coscienza Infinita;
- se come Origine Divina ci si riferisce a Dio (Reale Identità, Sé, Assoluto, Realtà) ovvero al fatto che la Coscienza ha Origine in Dio/da Dio, allora la Coscienza non ha alcun ricordo di Dio, perché come appena spiegato la Coscienza non è dotata di memoria (mentale)/di ricordi, ma non può nemmeno esperire Dio. La Coscienza non esperisce Dio, perché Dio È “di là” della Coscienza che è l’aspetto primario dell’esprimersi di Dio, il Quale non si può esperire (direttamente). Dio È “di là”: della percezione, della consapevolezza, del consapevolizzare, dell’esperire… Dio si può soltanto Essere ed in Realtà non si può Essere altro che Dio, perché soltanto Dio È Reale. 



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