venerdì 25 novembre 2011

E il culto, diffuso in quasi ogni dottrina religiosa e/o spirituale, dei morti? Il bardo, le connessioni energetiche con gli antenati, le costellazioni familiari?


E il culto, diffuso in quasi ogni dottrina religiosa e/o spirituale, dei morti? Il bardo, le connessioni energetiche con gli antenati, le costellazioni familiari?
    Grazie all'Estinzione si può comprendere che con la morte scompare l'esperienza di esserci e quindi non ci possono essere esperienze dopo la morte. Il bardo esiste soltanto dal punto di vista dei vivi. I morti non fanno esperienza ed esistono soltanto dalla prospettiva dei vivi, anche perché senza un conoscitore temporale non ci può essere prospettiva. C'è la morte, non il morto. La morte è la fine dell'individuo e quindi non ci può essere l'individuo morto. Ciò che rimane dopo la morte non è né individuale né esperienziale. Le connessioni energetiche con gli antenati ci sono e bisognerebbe agire per liberarsi dai condizionamenti negativi famigliari, anche meditando con la richiesta: chiedo l'eliminazione della cause dei condizionamenti famigliari. Questa richiesta agisce anche su tutti i processi che altrimenti si trattano durante le sessioni di costellazioni familiari. Inoltre, semplifica la liberazione, non rende dipendenti da un sistema o da altri  ed evita il rischio di collegarsi con campi energetici famigliari negativi, anche altrui, come potrebbe accadere partecipando a sessioni terapeutiche basate sulle costellazioni famigliari. www.andreapangos.it

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