giovedì 24 novembre 2011

Non ci sono né lezioni karmiche da assimilare né cause ed effetti a cui porre rimedio, forse, di vita in vita?


 Di conseguenza non ci sono né lezioni karmiche da assimilare né cause ed effetti a cui porre rimedio, forse, di vita in vita?
    Il Karma è la Coscienza Originale, la quale può essere definita come Amore senza esperienza, anche perché l’Amore esperienziale è un’espressione della stessa Coscienza. Dunque, un ottimo modo di interpretare il concetto di lezione karmica è che bisogna sbrigarsi ad imparare ad Amare.
    Più siamo lontani dall'Amare, più gli eventi sembrano dualistici, guidati dalla legge di causa-effetto. Quando si Ama si può, invece, osservare lo spontaneo esprimersi dell'Amore e come la legge della spontanea creatività divina sostituisce la legge di causa e conseguenza. La sola idea di causa ed effetto rafforza il nesso tra causa ed effetto e potenzia l'effetto di certe cause, soprattutto quando si tratta di un'idea collettiva in atto da millenni. Per comprendere ciò è utile consapevolizzare che le leggi fisiche sono segmenti dell'uomo. L'Amore permette di liberarsi dal circolo vizioso della legge di causa e conseguenza, favorisce il trascendimento di questa legge rendendo possibili soluzioni altrimenti inarrivabili secondo la logica della legge di causa e conseguenza, la quale è, per così dire, soltanto un anello dell'esprimersi del Karma, cioè della Coscienza Originale, attraverso il tempo-spazio.
    Basare la propria vita e ricerca spirituale sulla legge di causa e conseguenza significa negarsi le immense possibilità di riprogrammazione delle dinamiche spaziotemporali, le quali sono automatiche e costanti in chi Ama, ma si possono stimolare anche con affermazioni come: chiedo la riprogrammazione del Karma, chiedo l'eliminazione delle cause degli ostacoli per la Realizzazione Integrale. Meditando così si trasforma direttamente il destino, che è spazio-temporale e non andrebbe confuso con il Karma. Il destino è una manifestazione del Karma. 
  Lagnarsi del proprio cosiddetto Karma negativo produce ulteriori ostacoli. È molto meglio meditare per riprogrammare il Karma e migliorare la qualità del proprio destino. Chi si sente sotto esame, magari karmico, dovrebbe alleggerirsi dai concetti limitanti relativi al Karma, e iniziare piuttosto a godersi consapevolmente la vita. Molti passano dall'idea di dover passare gli esami nella scuola ordinaria a dover passare quelli della scuola spirituale. Così possono essere manipolati da maestri di cattiva vita, cioè di falsa spiritualità. Non sentirsi più sotto esame è una tra le lezioni più importanti da imparare.
  La vita può essere intesa come scuola sopratutto nel senso che bisogna imparare velocemente a liberarsi dalla sofferenza e a trasformare la vita in divertimento Divino. www.andreapangos.it

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