domenica 14 febbraio 2010

Vita spirituale

Compreso nella sua essenza, il concetto di vita spirituale può favorire la maturazione spirituale, altrimenti può facilmente abbagliare e sviare. Spesso quella che è definita vita spirituale, non è tale da far maturare spiritualmente, ma è soltanto una vita in linea con dei concetti sulla (presunta) spiritualità.

Seguire determinate idee spirituali e tipi di condotta (definita come) spirituale non significa necessariamente maturare spiritualmente. D'altra parte, ci sono modi di vita che possono sembrare per nulla spirituali, perché non in linea con ciò che si crede essere spirituale e spiritualmente corretto, ma lo sono profondamente.

Una cosa sono i concetti sulla vita spirituale, che possono essere più o meno veritieri, altra cosa è l'effettiva vita spirituale, determinata da quanto stimola la consapevolizzazione, indipendentemente dalla forma espressiva. La vita spirituale qualitativa porta a trascendere i concetti, la forma oggettuale e la suddivisione (non illuminata) in spirituale e non spirituale. La vera vita Spirituale non è una questione di concetti sulla spiritualità, ma di Alternanza tra la Consapevolezza integrale e l'Estinzione. Chi è Divenuto del tutto è costantemente piena vita spirituale.

Dopo l'autorealizzazione, qualsiasi siano il comportamento o le azioni espresse attraverso il corpo di un saggio, queste saranno spontanee e completamente incondizionate; non possono essere connesse ad alcuna disciplina. Un saggio realizzato può nascondersi in una persona dall'aspetto trasandato, seduta in un campo per cremazioni, o in palazzo prezioso, nel palazzo di un re. Può essere un macellaio per vocazione, o un uomo d'affari di successo, ciò non di meno un essere realizzato, avendo trasceso la dimensione dell'essere, risiede per sempre nell'eterno assoluto.[6] - Sri Nisargadatta Maharaj

[6]  Il nettare dell'immortalità – ultimi insegnamenti, Sri Nisargadatta Maharaj, a cura di Robert Powell, Ubaldini Editore – Roma, pag. 91.

L'ignorare cos'è effettivamente la vita spirituale, scaturisce primariamente dal non capire che la maturazione spirituale equivale alla maturazione della consapevolezza, cioè all'integrazione dell'esserci. Questo può essere motivo di idee, emozioni e condotte che ostacolano la consapevolizzazione; può anche essere paragonato al salire in una macchina guidata da un autista che non si conosce, senza sapere perché si è saliti, ignorando dov'è diretta la macchina e se l'autista sa guidare.

Alcuni immaginano di star maturando spiritualmente, mentre soltanto si occupano di temi spirituali e conducono un'esistenza che definiscono spirituale.

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