sabato 13 febbraio 2010

Karma e sofferenza

Per alcuni, il Karma ovvero i concetti sul Karma, sono un modo di spiegarsi la propria sofferenza e giustificarla, magari imputandola al c.d. (presunto) Karma pesante accumulato nelle (presunte) vite precedenti. Tale interpretazione delle cause della sofferenza fuorvia e impedisce di scorgere che la sofferenza è un'espressione del non vivere in modo consapevolizzante. La sofferenza è un processo della mente inquieta (non consapevolizzata) ed ignorante la Reale Identità. La mente Quieta (consapevolizzata) è invece caratterizzata dalla Beatitudine. Il Karma di per sé non può essere mai caratterizzato dalla sofferenza che è limitata alla mente non consapevolizzata, mentre il Karma è "di là" della mente. Nell'ambito del Karma ci possono essere le predisposizioni Karmiche della sofferenza, le quali nell'ambito della mente si manifestano come sofferenza a causa della mente non consapevolizzata.

Consapevolizzare la mente richiede dedizione, sforzo e tendere costantemente ad "essere ora e qua", mentre alla mente non consapevolizzata "piace vagare", "fuggire dall'ora e qua". La mente non consapevolizzata percepisce/interpreta perciò il fantasticare sulle (presunte) vite passate come ottima destinazione. Comprendere che la sofferenza è una caratteristica della mente inquieta (non consapevolizzata) può essere un ottimo stimolo per assumersi la responsabilità (delegata nel caso del credere alle vite precedenti: ad altri immaginari "se stessi" di immaginate vite precedenti, al Karma, al destino...) della propria sofferenza e per iniziare a consapevolizzare la mente.

Soltanto la mente quieta è una mente sana ed esente dalla sofferenza. Quietare la mente è il lavoro più difficile da farsi, ma anche l'unico lavoro a cui merita veramente dedicare la vita ovvero consacrare la stessa mente. Quietando la mente emerge la Verità che Dio È la (propria) Reale Identità.

La verità esiste fin dall'inizio, ed è seminata ovunque: molti vedono che è seminata, ma pochi sono coloro che la vedono raccolta.105

Vangelo di Filippo

105 Vangelo di Filippo, I vangeli gnostici. Adelphi Edizioni Milano, 1984, pag. 52.

Una vita "vissuta" Ignorando la (propria) Reale Identità è una vita da ignoranti ed è del tutto normale che sia una vita caratterizzata dalla sofferenza.

Karma e incarnazione


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