venerdì 12 febbraio 2010

Etica spirituale e BenEssere

L'applicazione di principi etici, che non considerano la fondamentale importanza di maturare la consapevolezza, porta a (far) soffrire. Questo genera confusione, conflitti, insicurezze, delusioni e sconcerto: Visto che sto facendo del bene, come mai sto male?

In questo caso, è utile interrogarsi in modo illuminante:

Sto facendo veramente del bene o soltanto immagino di farlo?

Non sarebbe naturale che fare del bene portasse a stare bene?

Ciò che mi hanno insegnato essere il bene è veramente il bene?

Come mai c'è tanto malessere, in un mondo dove tanti fanno ciò che è definito bene?

Cosa devo fare per stare bene?

Farmi del bene. Certo!

Ma cosa significa farmi del bene?

Per chi beve veleno scambiandolo per una medicina, l'avvelenamento è certo. Se non vuole morire avvelenato deve:

1) comprendere che ciò che crede(va) essere una medicina, è veleno, che ciò che immagina(va) essere il bene è invece il male;

2) smettere di assumere il veleno, cessare di applicare dei valori etici che sono benefici solo apparentemente;

3) capire cos'è l'effettivo bene;

4) agire in modo da disintossicarsi, migliorando la qualità della consapevolezza.

Etica spirituale


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