domenica 28 aprile 2013

Donarsi Consapevolmente


L’interesse consapevole per il mondo non andrebbe confuso con l’attaccamento al mondo. Possiamo essere profondamente interessati al mondo o a qualcuno, senza attaccamento. Si tratta di un modo di rapportarci con parte del nostro esprimerci; possiamo, per esempio, impegnarci consapevolmente e pertanto senza attaccamento ad aiutare  chi ne ha bisogno.     
    È vero che Dio Origine è indifferente al mondo, essendo senza esperienza nemmeno percepisce il mondo, ma è anche vero che l’uomo è una manifestazione attraverso la quale Dio può riconoscerSi, nella misura in cui l’uomo si riconosce in Dio. È vero che tutto ciò che accade è nulla, nel senso che è irReale, perché solamente l’Origine è Reale. In quale misura però i nostri pensieri sull’irRealtà del mondo sono meri concetti e quanto, invece, sono supportati dalla consapevolezza che il mondo è irReale? Siamo veramente consapevoli quando Amiamo e nell’Amore appare la conoscenza che tutto ciò che accade e nulla, sapendo comunque che questo non significa che tutto vada bene: l’ottimale sarebbe un paradosso se tutte le circostanze fossero le migliori; non esisterebbe nemmeno il percorso spirituale visto che la  maturazione spirituale porta a discernere ciò che è evolutivo da ciò che è meccanico, a liberarci dall’ignoranza maturando la Conoscenza. È vero che tutto è come deve essere, perché ciò che accade è perché non poteva non accadere, ma la pace è sicuramente meglio del conflitto, la Felicità è certamente più salutare della sofferenza.   
    Tutto ciò che accade è nulla per la Consapevolezza Totale, ma la Compassione spinge ad aiutare anche chi è super consapevole dell’iRrealtà del mondo, anche se può sembrare non aiutare, perché si dona in modo invisibile. L’aiuto che scaturisce dalla Consapevolezza Totale, che è l’Aiuto sostanziale, non è un aiuto ordinario, è Aiuto Divino: la Compassione è l’Amore che si rapporta verso il prossimo e l’Amore in lui, la Compassione è il rapportarsi dell’Amore con se stesso attraverso le forme che compongono la manifestazione.  
    Dio ha insito in sé il principio creatore, che permette all’uomo di manifestare anche ciò che esula dall’ordinaria meccanicità della materia e del suo esistere condizionante il futuro in base a ciò che è stato. Manifestare soluzioni che fanno trascendere la meccanicità del mondo, perché espressioni della Spontaneità Divina, è uno degli aspetti più importanti del nostro rapportarci attivamente con l’Origine e ci rende ancora più Divini.  
    L’Illuminazione non esige l’interazione con il mondo, nel senso di partecipazione “concreta” ai processi della società, eppure l’uomo Illuminato è l’unico che può Illuminare  veramente la società e soprattutto chi la compone. Interagire consapevolmente con il mondo è un ottimo modo per conoscerSi come Dio manifesto. Siamo sempre in relazione con ciò che produciamo e tutto ciò che sperimentiamo è un nostro prodotto, fa parte del nostro campo esperienziale, altrimenti non potremmo sperimentarlo. Dialogare consapevolmente con il mondo ci aiuta a consapevolizzare la nostra Divinità manifesta, a maturare ulteriormente le nostre capacità come Dio manifesto, anche se siamo già Illuminati, oppure: proprio perché siamo già Illuminati.   
    Se aiutavamo quando c’era attaccamento e avevamo poche capacità di aiutare, perché non dovremmo farlo quando siamo liberi dall’attaccamento e dotati di maggiori capacità di aiuto, derivanti soprattutto da una maggior consapevolezza e da maggiori capacità energetiche? 
    Aiutare consapevolmente, Donare parte del proprio esprimersi, aiuta il ricercatore spirituale a non essere accecato dall’accidia della concettualizzazione spirituale priva di consapevolizzazione, che può portare al considerare nulla la manifestazione, ma con sofferenza: la Verità è Beatitudine, Amore. Il nichilismo Vero è soltanto della Consapevolezza Totale consapevole della nullità di ogni concetto. www.andreapangos.it

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