mercoledì 15 maggio 2013

Non dualità: Uno senza secondo


Tutto è Uno, più precisamente Uno è tutto, più precisamente ancora: Solo Uno è.  
Uno senza secondo: Dio Origine è l’unica Realtà. La manifestazione è irReale, esiste solo come illusione: veramente, non Realmente.


Dio Origine è l’Origine, della manifestazione.
Dio Origine è il Vuoto Assoluto.
Dio Origine è l’Infinito, senza fine, perché senza principio.
Dio Origine è il Principio, non l’inizio. 
Dio Origine è senza tempo.
Dio Origine è Conoscenza Assoluta.
Dio Origine è il Sé Reale, Ciò che si è in Realtà. 

Uno senza secondo: la manifestazione è espressione del potenziale da sempre insito nell’Origine. Più che la creazione di qualcosa, la manifestazione è il manifestarsi  di Qualcosa. 


La manifestazione è Dio Manifesto, mai separato da Dio Origine. 
Dio manifesto è Coscienza, vibrazioni-energia, materia e consapevolezza.  
Dio manifesto avviene in Dio Origine, non in termini spaziotemporali,
ma “perché” l’Origine è senza tempo-spazio. 
Dio è tutto, non esiste un non Dio.

Non dualità, la manifestazione è un’espressione dell’Origine, diversa dalla Stessa nella forma e nella composizione, anche perché l’Origine è senza forma e composizione, ma uguale nella Sostanza: Dio Origine è il Sostrato dell’intera manifestazione. Diversità sì, dualità no: l’Origine permane sempre come base  basate del manifestarsi, è il manifestarsi dell’Origine! 
Non dualità, Dio non esiste, è l’Esistenza stessa, che non è l’esistere di qualcuno. 
Non dualità, l’uomo è inseparabilmente in Dio Origine. Tutte le idee e percezioni di separazione sono esclusivamente dell’uomo. 
Non dualità, non esiste separazione: separazione è un’esperienza che avviene nel campo esperienziale, prodotto da ogni uomo singolarmente, che non può essere mai separato da se stesso.
Non dualità, ogni distanza è nell’uomo, non tra Dio Origine e l’uomo: il rapporto tra l’uomo e Dio Origine è questione di livelli espressivi ed evolutivi, non di  distanza o dualità. 
Non dualità, l’uomo fa parte della manifestazione, inseparabilmente da Dio manifestazione, ogni idea e percezione di separazione fa parte della manifestazione, che non può, in nessun caso, scissa da se stessa.  
Non dualità, tutto ciò che l’uomo percepisce come manifestazione fa parte di lui, avviene nella sua percezione; ogni attimo creiamo, manteniamo e dissolviamo il mondo in noi, più precisamente: l’esperienza chiamata mondo.  
Non dualità, impossibile ConoscerSi senza ScoprirSi Dio: la Conoscenza Assoluta (Dio Origine) è la non dualità immanifesta, non esperienziale; la pura Conoscenza in essere (Beatitudine) è l’esperienza non duale.  
Non dualità, siamo il Padre del figlio che siamo: tu origini da Te.   
Non dualità, Sei Io per te Dio e Sei Lui per te individuo. 
Non dualità, Dio non è casa nostra, non possiamo abitarCi: impossibile soggiornare nella casa che si è.
Non dualità, Realizzandosi l’uomo diviene Dio manifesto veramente; non più uomo e Dio, ma, semplicemente: UomoDio e DioUomo. Prima di Realizzare il proprio principio Divino, l’uomo non è separato o lontano da Dio, è diverso da Ciò che potrebbe/dovrebbe Essere: EguagliarSi è la massima differenziazione possibile. La questione di un Dio superiore all’uomo è soprattutto un problema dell’uomo inferiore a Se Stesso.  
Non dualità, odio, rabbia, paure ed altre emozioni negative non sono l’opposto dell’Amore (Beatitudine), ma distorsioni dell’esprimersi dell’Amore, che è pura espressione esperienziale di Dio Origine, prodotta dall’uomo, sempre, perlomeno alla base del suo esserci. 
Non dualità, le emozioni sono elementi del campo esperienziale, che basilarmente è Beatitudine. 
Non dualità, i pensieri sono esperienze, segmenti del campo conoscitivo- esperienziale, che in Sostanza è Beatitudine.
Non dualità, tutte le idee ed emozioni fanno parte di Dio manifesto, ma solo senza pensieri ed emozioni Dio manifesto è Veramente, la Beatitudine è senza emozioni e pensieri. 
Non dualità, dualità è un’idea nata dall’immaginarsi corpo, emozioni e pensieri, ma Verità (Beatitudine) e Realtà (Dio Origine) sono senza immaginazione. Liberandoci dall’identificazione con il limitato ci scopriamo Immensi (Beatitudine) prima, Infiniti (Dio Origine) poi; l’Immenso non è l’Infinito: la Beatitudine è il limite di se stessa.  
Non dualità, l’ignoranza non è opposta alla Conoscenza, è espressione distorta della pura Conoscenza in essere -Beatitudine-. 
Non dualità, non siamo separati da altri: tutto ciò che percepiamo sono forme che appaiono nella nostra percezione, prodotte dalla stessa, si tratta di nostre proiezioni, esperienze; la percezione può produrre l’esperienza separazione, che comunque fa parte della percezione stessa, la quale non può mai essere separata da se stessa.  
Non dualità, la conoscenza intellettuale avviene nella conoscenza esperienziale, che accade nella Conoscenza Assoluta, né distante da Lei, né toccante Lei: la Conoscenza Assoluta è senza distanza ed esperienza. Tempo, spazio, distanza, separazione, sono aspetti dell’uomo. 
Non dualità, il conoscitore può apparire separato dal conosciuto, mai esserlo. 
Non dualità, in Realtà, non esiste nulla al di fuori di Dio Origine, anche perché Dio Origine è senza spazialità.
Non dualità: il Vuoto mentale compare nel Vuoto Assoluto, che sussiste irraggiungibile al Vuoto mentale, perché senza esperienza, senza tempo e senza contenuto, pur comprendendo tutto.  
Non dualità: non esiste il fuori, tutto ciò che è percepito come esterno fa parte della percezione stessa. Il vero esterno a noi individui ci è irraggiungibile: non possiamo percepire il mondo altrui e non possiamo sperimentare Ciò (Dio Origine) che ci precede. 
Non dualità, non siamo separati dal mondo, non siamo nel mondo: la forma universo appare in noi, come la forma definita nostro corpo. Senza di noi non c’è neppure il nostro mondo, Il luogo di residenza dell’individuo è sempre totalmente lui stesso. In quanto Dio Origine originiamo noi stessi essere umano, che produce in sé la pura esperienza di esserci (base di ogni altra esperienza), dalla quale deriva anche l’attività sensoriale e nella quale appare tutto ciò che può essere percepito, non perché preso direttamente dall’esterno, ma perché prodotto in noi stessi, dalla percezione stessa.   
Non dualità, ciò che pensiamo di essere (sono [solo] il corpo, le emozioni, i pensieri] è immaginario (identità immaginata), non pensandolo più cessiamo di immaginare la separazione, dualità. 
Non dualità manifesta, Uno senza secondo: la Beatitudine è pura Conoscenza  in essere, priva di chi sia Beato, perché senza esperienze diverse da Sé Beatitudine, libera dalla suddivisione (peraltro, senza separazione) conoscitore-conosciuto.
Non dualità Immanifesta, Uno senza secondo, Dio Origine senza  Beatitudine, senza neppure Coscienza. 
Non dualità, non appartenersi nemmeno. 
Non dualità, la Beatitudine è il riflesso (senza riflesso) dell’Origine nella pura consapevolezza (Beatitudine), Origine che è senza riflesso e senza esperienza, pertanto senza nemmeno Beatitudine. 
Non dualità: come puro Sé Manifesto siamo Beatitudine, senza esperienza diversa da Sé. In quanto Origine siamo Vuoto Assoluto, senza esperienza di Sé, comunque Conoscenza Assoluta di Sé. La Beatitudine (pura Conoscenza in essere) Precede l’ignoranza ed è il suo superamento, ma ignorare che il Vuoto Assoluto è l’unica Realtà mantiene ignorante il Beato: la Beatitudine fa parte dell’irReale esprimersi di Dio Origine. La Beatitudine può sembrare la Realtà ultima a chi non conosce Sé Origine, ma non è così: la Beatitudine è esperienza, puro Sé esperienziale, mentre il Sé Reale (Dio Origine) è senza esperienza. 
Non dualità, la sofferenza non né opposta alla Felicità né separata da essa, è ignoranza della Felicità.  
Non dualità, l’Unità è una distorsione della pura esperienza, che è Beatitudine: Uno esperienziale, pura Conoscenza in essere, senza distinzione in conoscitore e conosciuto, pertanto senza nemmeno Unità.   
Non dualità, Il passato è il Presente avvenuto, il futuro il Presente a venire.
Non dualità, la morte non esiste, le espressioni dell’Origine sono senza nascita, le nascite avvengono in loro. 
Non dualità, bianco e nero non sono esperienze contrarie, ma diverse espressioni della pura esperienza di esserci, base di ogni percezione; bianco e nero avvengono nel campo esperienziale, che non può essere opposto a se stesso.  
Non dualità: chi Ama non Ama né sé né altri, l’Amore è senza amanti e amati, chi Ama nemmeno Ama, è Amore. 
Non dualità, manifestare solo Beatitudine prima e assorbire anche la Beatitudine poi, dalla Luce alla Trasparenza: Sussistere senza espressione. 
Non dualità, fruttare unicamente Consapevolezza Totale: Beatitudine nobilitata dalla piena consapevolezza di Se Stessa come irRealtà e dell’Origine come unica Realtà. 
Non dualità, liberi “nel” mondo e soprattutto liberi dal mondo, per aver liberato il mondo in noi, da “noi”.  
Non dualità, più che consapevolezza di essere ovunque: essere il Dovunque stesso, senza diversità tra luogo e visitatore.  
Non dualità, Uno senza secondo: la diversificazione conoscitore conosciuto avviene nel campo esperienziale, che non può mai essere scisso da se stesso; quando è pienamente Sé Stesso è l’Uno esperienziale (Beatitudine), quando sembra separato in conoscitore e conosciuto è sofferenza, comunque se stesso.    
Non dualità, non immaginarsi diversi da Sé Origine, non sperimentarsi diversi da Sé Beatitudine. 
Non dualità, non sei in uno stato di consapevolezza, sei lo stato stesso. 
Non dualità, la manifestazione è sempre Una, sperimentata come Beatitudine è illusione, ma Verità: percepita diversamente è sofferenza, abbaglio oltre che illusione.   
Non dualità, il corpo non è separato da Dio, esiste “in” Dio Origine e la percezione definita corpo appare in Dio manifesto come campo esperienziale. 
Non dualità, in Realtà non sei il corpo, in verità sei anche il corpo. 
Non dualità, la materia è un epifenomeno della Coscienza (processo primario della manifestazione) e la consapevolezza un epifenomeno della materia: senza cervello non c’è esperienza e la consapevolezza è un’esperienza, anche a livello in cui non può essere constatata, perché precedente il pensiero. A sua volta (simultaneità del manifestarsi della consapevolezza e del crearsi e dissolversi dell’esperienza materia in noi), la materia è un epifenomeno della consapevolezza, nel senso che ciò che percepiamo come materia è un’esperienza, che non può esserci senza la consapevolezza, la quale: prima di un essere un essere consapevoli di qualcosa, è  l’esperienza di base (pura consapevolezza: Beatitudine), sulla quale si fonda ogni altra esperienza-percezione. Il cervello che percepiamo non è il cervello effettivo, ma una percezione prodotta dalla percezione, grazie anche al cervello, basata sul cervello effettivo, che esiste a prescindere dalla percezione cervello.      
Non dualità, la dicotomia ego-non ego è soltanto apparente: ego significa io, quando siamo Beatitudine siamo Io Beatitudine; l’ego non è tanto questione di dualità, quanto di qualità esperienziale. 
Non dualità, non vivere la Verità: EsserLa! Non si può vivere la Beatitudine, la Beatitudine è senza qualcuno che la vive, senza conoscitore-conosciuto, è pura Conoscenza in essere. 
Non dualità, nessuno vive la vita, come individui siamo la vita stessa. 
Non dualità, non: Io sono Quello, indicazione implicitamente dualistica, ma: Sono Questo, non questo.  
Non dualità manifesta, Spontaneità: pura interazione della Beatitudine con Sè. Non dualità Immanifesta, nemmeno Spontaneità: Precedente la Spontaneità Beatitudine. 
Non dualità, nessuna reincarnazione, tutte incarnazioni dell’unico Sé, unicamente espressioni di Sé -Sé Origine-; come Dio manifesto sei tutte le vite, anche l’individuo che sei, unica vita che puoi essere. 
Non dualità, non: sono nessuno, ma: sono l’Uno!
Non dualità, Vuoto mentale: il mondo fisico, necessariamente duale, che appare sullo sfondo non duale della Beatitudine, energie duali supportate da energie non duali.  
Non dualità, emanare Dio, non solo essere sua emanazione. Anzi, di più: essere Dio stesso, non suo strumento.
Non dualità, alla Beatitudine anche il conflitto “esterno” più potente appare come Pace più profonda.  
Non dualità,  Uno senza secondo, Immanifesto: Conoscenza Assoluta del Vuoto Assoluto di Sé, senza esperienza, nemmeno Beatitudine; questa è Realtà! 
Non dualità, Uno senza secondo, manifesto: Vuoto mentale totalmente Conoscente Sé, Beatitudine; questa è irRealtà, illusione sana perché Amore! 
Non dualità! Dualità è un’idea di cui l’Uno non ha bisogno! Dio Origine, Il Vuoto Assoluto, Uno Reale, è senza nulla! La Beatitudine, Uno esperienziale, è senza idea.      


Le parole possono indicarCi, 
dobbiamo usarle per liberarcene,
fino a 
Essere Questo
di Cui detto fino a qua.

Prossimamente terrò un seminario sulla non dualità,
durante il quale  i temi trattati in questo articolo
verranno trattati concettualmente, 
ma soprattutto esperienzialmente,
in modo da maturare la Consapevolezza Totale.

Per maggiori info andreapangos@gmail.com

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